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INCONTRO CON PAPA FRANCESCO ROMA 9 NOVEMBRE 2013

In occasione dei 110 anni dell'Unitalsi l'Unitalsi ha incontrato Papa Francesco. Di seguito il saluto del Presidente Nazionale Salvatore Pagliuca

SALUTO A PAPA FRANCESCO DEL PRESIDENTE NAZIONALE Santo Padre, quanta tenerezza nel pronunciare la pa-rola “Padre” e quanta vicinanza infonde la Sua attenzione verso il mondo della malattia e della disabilità, un mondo troppo spesso considerato a margine e che rientra nei para-dossi di una “cultura dello scarto”. Tale vicinanza ha sempre caratterizzato il rapporto dell’Unitalsi con il successore di Pietro, fin da quando San Pio X, ora patrono dell’Associazione, scrisse in calce all’atto costitutivo, presentato da Tomassi e da don Angelo Roncalli, «Di opere di carità ce ne sono tante, ma questa tutte le sor-passa sicché può chiamarsi opera di carità per eccellenza ed io invito tutti a lavorare per la prosperità di questa na-scente Unione». Ed il Beato Giovanni Paolo II, in occasione del 100° dell’Associazione, volle cogliere il cambiamento in atto nell’Unitalsi, scrivendo: “Ben radicati nelle vostra storia, guardate al futuro con fiducia e lungimiranza, la carità vi spinge ad aprire sempre nuovi campi di azione per realizza-re nuovi progetti di promozione umana e di evangelizzazione a favore degli ammalati, dei piccoli, degli ultimi. Ciò suppone una intensa vita spirituale che tragga quotidiano alimento dalla preghiera, dalla pratica sacramentale, da una seria ascesi personale. Ed è in questo terreno che devono affon-dare le radici del vostro essere, del vostro agire. ” Giovan Battista Tomassi, 110 anni fa, ha dato inizio al-la storia di questa nostra Associazione, che è l’insieme delle storie dei tanti che l’hanno attraversata e che hanno segnato un periodo ricco di intensa spiritualità eucaristico-mariana e denso di attività caritativa e formativa. Il compito dell’Unitalsi è stato e resta quello di rendere il pellegrinaggio il momento in cui accogliere e vivere la luce della Fede, per questo la ricorrenza dei 110 anni dell’Associazione nell’anno della Fede è particolarmente si-gnificativa: la nostra storia mette in risalto come l’Associazione sia sempre pronta a riscoprire i contenuti del-la fede pregata, vissuta e professata. A Cagliari, Lei Santità ha richiamato noi tutti a dare di-gnità alla dimensione della solidarietà, per evitare che que-sta sia cancellata dall'orizzonte quotidiano della nostra so-cietà, proprio perchè obbliga a dare dignità e a dedicare at-tenzione alle necessità dell'altro. La nostra storia associativa è una storia di solida-rietà, scritta con l'impegno totale di tanti amici – malati, vo-lontari, disabili, persone comuni – che hanno visto nell'Uni-talsi lo strumento per dare un senso compiuto al proprio im-pegno nella società e nella Chiesa. L'iniziale slancio di attenzione verso i malati in pellegri-naggio oggi ha assunto forme di impegno nuove e diverse: in questi anni l'Unitalsi ha percorso e continua a percorrere una strada coraggiosa, perchè la novità porta con sé anche il rischio dell'incertezza. L'Unitalsi non teme questo rischio, perchè poggia il suo agire su una sola certezza: il Vangelo e la chiamata del Si-gnore a porre ascolto alle necessità di chi è in difficoltà. Con una società sempre più complessa, con l'avanza-re delle nuove povertà, non solo economiche, ma anche e soprattutto dello spirito, l'Unitalsi ha scelto la strada della re-sponsabilità, dell'impegno diretto. L’Unitalsi, nel suo quotidiano servizio verso chi è nel disagio e nella malattia, vuole accogliere il Suo invito, Santo Padre, per contrastare la “cultura del rifiuto” con impegno, passione e dedizione infinita verso la vita e verso la perso-na. In questo giorno speciale consegniamo nelle Sue ma-ni, Santo Padre, la storia e le storie di questi 110 anni, le tappe della nostra associazione, i suoi affanni, le sue ambi-zioni, le sue esigenze, i suoi sogni, il suo desiderio di essere una associazione di Chiesa, perchè l'unica luce del nostro passato, del nostro presente e del nostro futuro si chiama Gesù Cristo. Preghi per noi, Santità, preghi per questa Unitalsi nella certezza che la nostra Associazione pregherà costantemen-te per Lei. Vogliamo ora consegnarLe dei doni a memoria di questo incontro: Un calice, perché, come Lei ci ha insegnato nell'Encicli-ca Lumen fidei, la fede si trasmette attraverso i sacramenti e l'Eucaristia è l'espressione massima in cui il credente incon-tra Cristo (Lumen fidei 44). Una lampada che ha caratterizzato la ricorrenza del 110° Unitalsi nell’Anno della Fede ed è accesa in tutte le no-stre sedi come segno della nostra fede che non si spegne neanche quando le altre luci finiscono di perdere il loro vigo-re (Lumen fidei 4). Un libro che racchiude la storia e gli impegni della no-stra Associazione, perché "la fede nasce da un incontro che accade nella storia e illumina il nostro cammino nel tempo" (cf Lumen fidei 38) Grazie Santo Padre


autore: Salvatore Pagliuca
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